La Fondazione si ispira ai principi di fedeltà alla Repubblica, di disciplina e onore nel servizio, di autonomia e indipendenza della magistratura da ogni altro potere.
La Fondazione s’impegna a custodire la memoria degli Anni ‘70, di tutti i magistrati e delle altre vittime del dovere, approfondendola e tramandandola di generazione in generazione.
La Fondazione rimarca l’importanza delle drammatiche esperienze di quegli anni, della loro origine storica e culturale, e intende quindi promuoverne lo studio attraverso ricerche interdisciplinari.
La Fondazione si assume la responsabilità di contribuire alla formazione di una cultura competente nell’affrontare questo presente e questo futuro, in grado di assicurare alle giovani generazioni la memoria degli anni ‘70 dello scorso secolo, decennio genericamente descritto come Anni di Piombo ma che rappresenta altresì, per la storia della Repubblica, uno straordinario passaggio di riforme e di successo nella difesa contro gli assalti del terrorismo, grazie alla solidarietà nazionale che sostenne l’azione della magistratura e delle forze dell’ordine, duramente colpite ma resistenti, anche grazie all’introduzione di nuove modalità investigative applicate agli oggetti di indagine.
La Fondazione ha la finalità di stimolare la ricerca interdisciplinare e di presentare proposte sulle nuove sfide legate all’esercizio della giurisdizione, confrontandosi anche con esperienze di altri Paesi che hanno dovuto affrontare gravi sfide per la democrazia.