IA e indagini

L’impiego dell’Intelligenza Artificiale nella commissione di alcuni reati è una sfida davvero significativa.

L’impegno della Fondazione a custodire, approfondire e rinforzare la memoria degli Anni di Piombo, va oltre lo scopo di tenere vivo il ricordo di tutti i magistrati e delle altre vittime del terrorismo e della criminalità organizzata: intende riproporre, su temi attuali, il metodo che caratterizzò la risposta vincente dello Stato, incentrato sulla ricerca della verità giudiziaria.

La velocità di trattazione di un’enorme massa di informazioni, secondo logiche di apprendimento e di elaborazione che mutano a seconda del tempo e dell’oggetto ma che non necessariamente rispondono a logiche causali, può determinare la trasformazione della struttura del reato ed influire sull’elemento soggettivo dello stesso.

MoU – UNODC e FVO

La Fondazione svolge un’attività di think tank sui temi legati all’Intelligenza Artificiale, e ai problemi giuridici, culturali, etici e comportamentali che essa pone. Tale attività è svolta, sulla base di un apposito progetto di studio e ricerca applicata,  a valle di un Memorandum of Understanding (MoU) tra United Nations Office on Drugs and Crime (UNODC) e FVO, sottoscritto il 14 dicembre 2021.  

Ai sensi del MoU, la Fondazione e UNODC cooperano per promuovere l’uso dell’IA nella prevenzione del crimine transazionale, specialmente in materia ambientale, individuando best practices e sviluppando proposte di accordi internazionali.

Memorandum of Understanding

UNODC – FVO

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Metodo di lavoro

La Fondazione concentra il suo impegno su due campi specifici: in primo luogo, la trasformazione dell’elemento oggettivo e di quello soggettivo del reato, causato dall’impiego di tecniche di IA da parte degli autori; in questo campo è compresa anche la individuazione di condotte che meriterebbero la penalizzazione, come la manipolazione del ‘mercato politico’.

In secondo luogo, le potenzialità di impiego di tecniche di IA a fini di indagine.

Special Event

I primi risultati dell’attività di ricerca applicata svolta dalla Fondazione sono stati presentati in occasione della 9th Conference of United Nations against Corruption (Sharm el- Sheikh, 13 – 17 dicembre 2021).

In tale occasione, la Fondazione – in collaborazione con lo United Nations Office on Drugs and Crime (UNODC) e la Rappresentanza permanente della Repubblica Italiana presso l’UNODC – ha organizzato un side-event intitolato «The fight against international corruption from Palermo to Merida. Challenges deriving from cryptocurrencies and new pathways to asset recovery».

Il side event si è svolto al termine della sessione plenaria inagurale della Conference, il 13 dicembre 2021, presso la sede della Conference.

La lotta alla corruzione internazionale da Palermo a Merida. Le sfide derivanti dalle criptovalute e i nuovi percorsi di recupero dei beni

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Workshop

IA e giurisdizione penale

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IA e manipolazione dello spazio pubblico

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MoU – PAM e FVO

La collaborazione internazionale della Fondazione si è arricchita con la sottoscrizione di un Memorandum of Understanding con PAMParliamentary Assembly of the Mediterranean – avvenuta il 18 novembre 2021 con una cerimonia svoltasi presso il Senato della Repubblica.

La collaborazione riguarda in particolare il processo di revisione e riforma delle convenzioni internazionali attualmente vigenti (Convenzione di Palermo e Convenzione di Budapest) su corruzione e crimine cibernetico.

Nell’ambito della collaborazione con PAM, la Fondazione ha preso parte alla conferenza internazionale organizzata da PAM in collaborazione con UNODC The Palermo Convention: the future of the fight against transnational organized crime, tenutasi il 20 e 21 giugno 2022 al Palazzo Reale di Napoli.

Conferenza Internazionale PAM

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Il progetto prevede di istituire più tavoli permanenti per individuare e approfondire: 

  • i profili di innovazione della robotica e della Intelligenza Artificiale nella lotta ai reati contro la personalità dello Stato, contro il terrorismo e contro i reati finanziari; 
  • i profili di cambiamento nella nozione dei rimedi e nell’accertamento della responsabilità̀, sia in ambito civile che penale, conseguente al sempre maggior impiego di strumenti attivi di IA;
  • i metodi con cui l’IA può essere applicata in materia ambientale, per prevenire i reati e per migliorare la condizione dell’ecosistema globale.

Nell’ambito di queste tematiche, la Fondazione si occupa, in collaborazione con enti nazionali e sovranazionali, di: innovare gli strumenti di utilizzo dell’AI per il contrasto dei crimini; individuare ed analizzare le fonti di regolazione sovranazionale e quelle delle nazioni più avanzate nel settore sopra menzionato; individuare le direttrici di ricerca di base e di ricerca applicata maggiormente coerenti con gli obiettivi del progetto; valutare la adeguatezza degli strumenti in sede penale e civile e le necessarie modifiche; individuare i profili di rilevanza costituzionale sia in tema di responsabilità personale che di determinatezza delle fattispecie che di garanzia del diritto alla prova; individuare strumenti per la scoperta precoce e la reazione, anche a livello di Intelligence, rispetto ad azioni destabilizzanti sul piano politico o dei mercati finanziari; individuare le problematiche che emergono in relazione alla scoperta e punizione dei reati, come sopra specificati, in particolare per l’utilizzazione a fini di prova delle informazioni concernenti l’uso di IA; confrontarsi con la comunità scientifica e con il general public sui risultati raggiunti e sulle prospettive di ricerca; formare gli operatori su temi specifici attinenti ai profili di ricerca. 

Interlocutori primari sono i regolatori dei diversi campi (autorità pubbliche ed organizzazioni private che nel settore accumulano esperienze dirette, attraverso ricerche e azioni concrete). 

Al fine di svolgere le attività sopra indicate, la Fondazione ha in essere convenzioni con l’Assemblea Parlamentare del Mediterraneo PAM, con la Scuola di Perfezionamento delle Forze di Polizia, dove svolge ogni anno un corso di quattro giorni sull’Intelligenza Artificiale e la giurisdizione; con la Scuola Superiore della Magistratura, che prevede che si tengano annualmente corsi “Vittorio Occorsio”, dedicati allo studio dei riflessi della IA sui reati e sulle metodologie di indagine; con il Nucleo Operativo Ecologico dei Carabinieri, sul fronte delle applicazioni dell’IA in materia ambientale. 

Centrale è il ruolo delle Università, sia perché in essa e attraverso essa potranno raccogliersi i più avanzati contributi scientifici e di ricerca applicata, anche interdisciplinare, sia perché obiettivo del progetto è anche la formazione del personale che opera nella prevenzione dei reati e nella giustizia.

La Fondazione svolge un’attività di think tank sui temi legati all’Intelligenza Artificiale, e ai problemi giuridici, culturali, etici e comportamentali che essa pone. Tale attività è svolta, sulla base di un apposito progetto di studio e ricerca applicata,  a valle di un Memorandum of Understanding sottoscritto il 14 aprile 2021 tra l’Agenzia ONU-UNODC e FVO. Il progetto prevede di istituire più tavoli permanenti per individuare e approfondire: 

  • i profili di innovazione della robotica e della Intelligenza Artificiale nella lotta ai reati contro la personalità dello Stato, contro il terrorismo e contro i reati finanziari; 
  • i profili di cambiamento nella nozione dei rimedi e nell’accertamento della responsabilità̀, sia in ambito civile che penale, conseguente al sempre maggior impiego di strumenti attivi di IA;
  • i metodi con cui l’IA può essere applicata in materia ambientale, per prevenire i reati e per migliorare la condizione dell’ecosistema globale.

Nell’ambito di queste tematiche, la Fondazione si occupa, in collaborazione con enti nazionali e sovranazionali, di: innovare gli strumenti di utilizzo dell’AI per il contrasto dei crimini; individuare ed analizzare le fonti di regolazione sovranazionale e quelle delle nazioni più avanzate nel settore sopra menzionato; individuare le direttrici di ricerca di base e di ricerca applicata maggiormente coerenti con gli obiettivi del progetto; valutare la adeguatezza degli strumenti in sede penale e civile e le necessarie modifiche; individuare i profili di rilevanza costituzionale sia in tema di responsabilità personale che di determinatezza delle fattispecie che di garanzia del diritto alla prova; individuare strumenti per la scoperta precoce e la reazione, anche a livello di Intelligence, rispetto ad azioni destabilizzanti sul piano politico o dei mercati finanziari; individuare le problematiche che emergono in relazione alla scoperta e punizione dei reati, come sopra specificati, in particolare per l’utilizzazione a fini di prova delle informazioni concernenti l’uso di IA; confrontarsi con la comunità scientifica e con il general public sui risultati raggiunti e sulle prospettive di ricerca; formare gli operatori su temi specifici attinenti ai profili di ricerca. 

Interlocutori primari sono i regolatori dei diversi campi (autorità pubbliche ed organizzazioni private che nel settore accumulano esperienze dirette, attraverso ricerche e azioni concrete). 

Al fine di svolgere le attività sopra indicate, la Fondazione ha in essere convenzioni con l’Assemblea Parlamentare del Mediterraneo PAM, con la Scuola di Perfezionamento delle Forze di Polizia, dove svolge ogni anno un corso di quattro giorni sull’Intelligenza Artificiale e la giurisdizione; con la Scuola Superiore della Magistratura, che prevede che si tengano annualmente corsi “Vittorio Occorsio”, dedicati allo studio dei riflessi della IA sui reati e sulle metodologie di indagine; con il Nucleo Operativo Ecologico dei Carabinieri, sul fronte delle applicazioni dell’IA in materia ambientale. 

Centrale è il ruolo delle Università, sia perché in essa e attraverso essa potranno raccogliersi i più avanzati contributi scientifici e di ricerca applicata, anche interdisciplinare, sia perché obiettivo del progetto è anche la formazione del personale che opera nella prevenzione dei reati e nella giustizia.

Intelligenza Artificiale e Indagini

Intelligenza Artificiale e Indagini

L’attività progettuale, per ciascun anno (2023-2025), prevede due tipologie: ricerca e formazione.

L’attività di ricerca coinvolge ogni anno circa 20 persone. 

Il reperimento dei ricercatori si svolge tramite il finanziamento di assegni di ricerca insieme a Università e altri istituti di ricerca e formazione e di borse di studio. 

I ricercatori della Fondazione svolgono il lavoro di ricerca sulle tematiche sopra indicate, anche in collaborazione con i vari partner della Fondazione (Agenzie di sicurezza, Agenzia Nazionale per la Cybersicurezza, istituzioni, aziende private, Forze dell’Ordine, ecc.), e presentano i propri risultati in pubblicazioni e nell’organizzazione e svolgimento di attività scientifico-culturali sui temi in oggetto (convegni, workshop, seminari, podcast, interventi di vario genere).

L’attività di formazione coinvolge circa 40 persone come corpo docente e come destinatari circa 500 persone.

La formazione si svolge ogni anno, anche in corsi “Vittorio Occorsio” appositamente istituiti, ed è diretta ad appartenenti alla Magistratura, alle forze dell’Ordine, alle istituzioni, nell’ambito delle convenzioni in essere con: UNODC, PAM, Scuola Superiore della Magistratura, Scuola Superiore Interforze di Polizia (Ministero dell’Interno), Nucleo Operativo Ecologico dei Carabinieri.

Il progetto prevede anche il finanziamento di giovani studiosi, tramite borse di studio che hanno la possibilità di effettuare uno stage remunerato nella Fondazione per lo svolgimento delle attività di ricerca e formazione. A tal fine, la Fondazione ogni anno bandisce una apposita procedura per selezionare le migliori tesi di laurea o di dottorato cui assegnare come premio lo svolgimento del predetto stage remunerato. Una o più borse di studio saranno destinate a giovani studiosi provenienti dalle Università e dai centri di ricerca della Regione Sardegna.

Il progetto prevede inoltre la preparazione e diffusione di pubblicazioni sui vari argomenti trattati nella ricerca e su quelli oggetto dell’attività formativa.

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Intelligenza Artificiale

e Indagini

L’attività progettuale, per ciascun anno (2023-2025), prevede due tipologie: ricerca e formazione.

L’attività di ricerca coinvolge ogni anno circa 20 persone. 

Il reperimento dei ricercatori si svolge tramite il finanziamento di assegni di ricerca insieme a Università e altri istituti di ricerca e formazione e di borse di studio. 

I ricercatori della Fondazione svolgono il lavoro di ricerca sulle tematiche sopra indicate, anche in collaborazione con i vari partner della Fondazione (Agenzie di sicurezza, Agenzia Nazionale per la Cybersicurezza, istituzioni, aziende private, Forze dell’Ordine, ecc.), e presentano i propri risultati in pubblicazioni e nell’organizzazione e svolgimento di attività scientifico-culturali sui temi in oggetto (convegni, workshop, seminari, podcast, interventi di vario genere).

L’attività di formazione coinvolge circa 40 persone come corpo docente e come destinatari circa 500 persone.

La formazione si svolge ogni anno, anche in corsi “Vittorio Occorsio” appositamente istituiti, ed è diretta ad appartenenti alla Magistratura, alle forze dell’Ordine, alle istituzioni, nell’ambito delle convenzioni in essere con: UNODC, PAM, Scuola Superiore della Magistratura, Scuola Superiore Interforze di Polizia (Ministero dell’Interno), Nucleo Operativo Ecologico dei Carabinieri.

Il progetto prevede anche il finanziamento di giovani studiosi, tramite borse di studio che hanno la possibilità di effettuare uno stage remunerato nella Fondazione per lo svolgimento delle attività di ricerca e formazione. A tal fine, la Fondazione ogni anno bandisce una apposita procedura per selezionare le migliori tesi di laurea o di dottorato cui assegnare come premio lo svolgimento del predetto stage remunerato. Una o più borse di studio saranno destinate a giovani studiosi provenienti dalle Università e dai centri di ricerca della Regione Sardegna.

Il progetto prevede inoltre la preparazione e diffusione di pubblicazioni sui vari argomenti trattati nella ricerca e su quelli oggetto dell’attività formativa.

ATTIVITÀ 2023

L’attività di ricerca e formazione si è svolta, secondo le modalità sopra indicate, durante tutto il corso del 2023.

L’attività di ricerca si è svolta con i gruppi di lavoro nelle modalità e sui temi sopra sinteticamente indicati. 

Tale attività ha portato alla pubblicazione del volume sul tema “Intelligenza artificiale e giurisdizione penale”, edito nella collana Quaderni della Rivista della Scuola Superiore per le Forze di Polizia, reso disponibile anche in open access (QUI)

Il 30 novembre 2023 presso la Scuola di Perfezionamento per le Forze di Polizia, la Fondazione Vittorio Occorsio ha organizzato un seminario sul tema della collaborazione pubblico-privato nella lotta al crimine organizzato, sullo specifico aspetto del commercio illegale di tabacchi lavorati, soprattutto alla luce delle nuove tecnologie.

Inoltre, in preparazione delle attività di cui al successivo punto, riferite all’anno 2024, la Fondazione ha organizzato un seminario, “I lavori preparatori della Convenzione delle Nazioni Unite sul cybercrime”, previsto per il giorno 11 dicembre 2023, sulla Intelligenza Artificiale Generativa nelle sue declinazioni di rilievo nelle relazioni internazionali (QUI).

L’attività di formazione si è svolta, secondo quanto sopra indicato, nella seconda edizione del corso “Vittorio Occorsio” presso la Scuola di Perfezionamento Interforze del Ministero dell’Interno (diretta a Carabinieri, Polizia di Stato, Guardia di Finanza), tenutosi nelle giornate del 20-21 febbraio e 29-30 maggio 2023.

Le prime due giornate sono state dedicate a tematiche generali di portata sostanziale, investigativa e processuale, con analisi del quadro normativo e giurisprudenziale. Le due ulteriori giornate di lavoro sono state invece dedicate alla trattazione, con taglio laboratoriale, di questioni inerenti alla criminalità informatica e all’applicazione dell’intelligenza artificiale in settori particolare – i reati ambientali ed i reati dell’ecosistema delle criptovalute – approfondendo le for di manifestazione delle attività criminali nonché le tecniche di investigazione e di contrasto.

In materia ambientale, l’attività di ricerca sopra indicata ha portato alla partecipazione ai seguenti eventi scientifici: 

  1. Conferenza nell’ambito del Progetto Europeo Emeritus, il 17 marzo 2023, in rappresentanza del European Network of Prosecutors for the Environment – ENPE.
  2. A seguito di contatti preliminari avuti nel corso della collaborazione con il Network Europeo IMPEL, FVO ha sviluppato contatti con la Environment Protection Agency degli Stati Uniti d’America (USEPA) per un confronto e scambio di informazioni sull’impiego di Sistemi di Intelligenza Artificiale negli Stati Uniti e in Italia ai fini della programmazione dell’attività ispettiva. Il 6 marzo 2023 si è svolto, on-line un incontro cui hanno partecipato per il Comitato scientifico di FVO il Presidente ed il coordinatore delle attività nella materia ambientale, unitamente a rappresentati di Arpa Lombardia e del NOE dei Carabinieri.

Come attività di formazione in materia ambientale, FVO ha organizzato e curato:

  1. un corso nell’ambito del Progetto Sabaudia dell’Arma dei Carabinieri – Centro Internazionale di Eccellenza per la protezione dell’ambiente e la tutela del territorio, con lo svolgimento, il 16 febbraio 2023, di una sessione didattica dedicata “Technical Innovation and Artificial Intelligence in Environmental Survey and Investigation”
  2. un corso presso la Scuola Superiore della Magistratura, sul tema “Intelligenza Artificiale, Diritto e Processo”, dal 20 al 22 marzo 2023 in Firenze, con un focus group su “L’IA nei reati ambientali”.

ATTIVITÀ 2024

Ricerca 

La Fondazione Vittorio Occorsio organizza, a margine della Presidenza italiana del G7, un evento collaterale previsto per il mese di ottobre 2024, su di un tema che sarà oggetto dei lavori del vertice: l’Intelligenza Artificiale nelle relazioni tra Stati.

L’IA rimane un tema centrale viste le accelerazioni in corso, determinate dal conflitto ucraino, degli sviluppi tecnologici che investono non solo nuove armi con rilevanti gradi di autonomia, ma soprattutto che determinano un intreccio inestricabile tra cyberwarfare e conflitto tradizionale.

La FVO ha molto lavorato sul tema, a questi strettamente legato, della disinformazione realizzata con strumenti tecnologici avanzati. Ciò comporta delicati problemi attinenti al diritto pubblico internazionale e a quello umanitario in particolare. 

La FVO ha sin dai primi suoi interventi in materia, prima ancora che si aprisse il conflitto ucraino, segnalato che due aspetti di questa progressione rilevavano significativamente nel contesto della giurisdizione e dei suoi rapporti con altre manifestazioni del potere sovrano: l’effettività della giurisdizione nello spazio virtuale e le difficoltà della attribuzione delle condotte ai fini dell’applicazione del diritto internazionale. 

Questi temi hanno costituito il filo conduttore del nostro impegno nell’ambito dello sviluppo delle metodologie di indagine e dunque sia della riflessione negli incontri pubblici sia – ciò che è forse più importante – nella capacità di rappresentare punti di vista innovativi nella formazione dei magistrati e della polizia giudiziaria.

Formazione

I corsi Vittorio Occorsio costituiscono ormai una presenza consolidata nella Scuola Superiore della Magistratura, nella Scuola di Alta Specializzazione Interforze della Polizia Giudiziaria – costituita presso il Ministero dell’Interno – nella struttura formativa del Nucleo Operativo Ecologico dell’Arma, oltre che in vari contesti specifici.

ATTIVITÀ 2025

Ricerca

2025 IA e ambiente.

Il progetto si propone lo scopo di verificare se e come l’utilizzo dell’intelligenza artificiale possa supportare più efficienti forme di sviluppo della tutela ambientale, anche tramite il contrasto ai crimini ambientali ed agroalimentari. Il ricorso a tale tecnologia per la protezione dell’ambiente e la conservazione delle risorse naturali è già oggetto di diverse ricerche finalizzate sia ad implementare l’attuale sistema di monitoraggio, archiviazione ed analisi dei dati e delle informazioni nella materia ambientale, sia ad integrarlo con la possibilità di soluzioni gestionali proposte direttamente dai sistemi di intelligenza artificiale. Verrà preso come riferimento per il suddetto focus uno studio del 2018 del World Economic Forum sulle potenzialità dell’uso dell’intelligenza artificiale applicata alle scienze ambientali, dal titolo «Sfruttare l’intelligenza artificiale per la Terra». 

Gli eventi e i seminari verteranno su sei temi globali fondamentali:

  • il cambiamento climatico;
  • la conservazione della biodiversità;
  • la tutela delle coste e dei mari;
  • la sicurezza idrica;
  • la protezione dall’inquinamento atmosferico;
  • la prevenzione di eventi catastrofici. 

Altre sezioni progettuali approfondiranno la possibilità di utilizzo dell’intelligenza artificiale per la prevenzione ed il contrasto all’inquinamento ed alla contaminazione dei siti, anche attraverso il supporto all’ordinata gestione dei rifiuti (settore nel quale si è affermato il concetto di economia circolare, oggetto di un pacchetto di direttive del 2018 recentemente recepite dal legislatore italiano). 

Un ambito specifico della ricerca sarà infine quello degli illeciti tipici del settore agroalimentare. 

La stima dei costi per le attività sopra esposte trovasi indicata nei documenti di calcolo allegata sub “3”.