17 ottobre 2024 – Cagliari – SICUREZZA NAZIONALE E INTELLIGENCE A TUTELA DEL SISTEMA PAESE
“Sicurezza nazionale e intelligence a tutela del sistema Paese” è...
L’impiego dell’Intelligenza Artificiale nella commissione di alcuni reati è una sfida davvero significativa.
L’impegno della Fondazione a custodire, approfondire e rinforzare la memoria degli Anni di Piombo, va oltre lo scopo di tenere vivo il ricordo di tutti i magistrati e delle altre vittime del terrorismo e della criminalità organizzata: intende riproporre, su temi attuali, il metodo che caratterizzò la risposta vincente dello Stato, incentrato sulla ricerca della verità giudiziaria.
La velocità di trattazione di un’enorme massa di informazioni, secondo logiche di apprendimento e di elaborazione che mutano a seconda del tempo e dell’oggetto ma che non necessariamente rispondono a logiche causali, può determinare la trasformazione della struttura del reato ed influire sull’elemento soggettivo dello stesso.
La Fondazione svolge un’attività di think tank sui temi legati all’Intelligenza Artificiale, e ai problemi giuridici, culturali, etici e comportamentali che essa pone. Tale attività è svolta, sulla base di un apposito progetto di studio e ricerca applicata, a valle di un Memorandum of Understanding (MoU) tra United Nations Office on Drugs and Crime (UNODC) e FVO, sottoscritto il 14 dicembre 2021.
Ai sensi del MoU, la Fondazione e UNODC cooperano per promuovere l’uso dell’IA nella prevenzione del crimine transazionale, specialmente in materia ambientale, individuando best practices e sviluppando proposte di accordi internazionali.
La Fondazione concentra il suo impegno su due campi specifici: in primo luogo, la trasformazione dell’elemento oggettivo e di quello soggettivo del reato, causato dall’impiego di tecniche di IA da parte degli autori; in questo campo è compresa anche la individuazione di condotte che meriterebbero la penalizzazione, come la manipolazione del ‘mercato politico’.
In secondo luogo, le potenzialità di impiego di tecniche di IA a fini di indagine.
I primi risultati dell’attività di ricerca applicata svolta dalla Fondazione sono stati presentati in occasione della 9th Conference of United Nations against Corruption (Sharm el- Sheikh, 13 – 17 dicembre 2021).
In tale occasione, la Fondazione – in collaborazione con lo United Nations Office on Drugs and Crime (UNODC) e la Rappresentanza permanente della Repubblica Italiana presso l’UNODC – ha organizzato un side-event intitolato «The fight against international corruption from Palermo to Merida. Challenges deriving from cryptocurrencies and new pathways to asset recovery».
Il side event si è svolto al termine della sessione plenaria inagurale della Conference, il 13 dicembre 2021, presso la sede della Conference.
La lotta alla corruzione internazionale da Palermo a Merida. Le sfide derivanti dalle criptovalute e i nuovi percorsi di recupero dei beni |
IA e giurisdizione penale |
IA e manipolazione dello spazio pubblico |
La collaborazione internazionale della Fondazione si è arricchita con la sottoscrizione di un Memorandum of Understanding con PAM – Parliamentary Assembly of the Mediterranean – avvenuta il 18 novembre 2021 con una cerimonia svoltasi presso il Senato della Repubblica.
La collaborazione riguarda in particolare il processo di revisione e riforma delle convenzioni internazionali attualmente vigenti (Convenzione di Palermo e Convenzione di Budapest) su corruzione e crimine cibernetico.
Nell’ambito della collaborazione con PAM, la Fondazione ha preso parte alla conferenza internazionale organizzata da PAM in collaborazione con UNODC The Palermo Convention: the future of the fight against transnational organized crime, tenutasi il 20 e 21 giugno 2022 al Palazzo Reale di Napoli.
Conferenza Internazionale PAM |
Il progetto prevede di istituire più tavoli permanenti per individuare e approfondire:
Nell’ambito di queste tematiche, la Fondazione si occupa, in collaborazione con enti nazionali e sovranazionali, di: innovare gli strumenti di utilizzo dell’AI per il contrasto dei crimini; individuare ed analizzare le fonti di regolazione sovranazionale e quelle delle nazioni più avanzate nel settore sopra menzionato; individuare le direttrici di ricerca di base e di ricerca applicata maggiormente coerenti con gli obiettivi del progetto; valutare la adeguatezza degli strumenti in sede penale e civile e le necessarie modifiche; individuare i profili di rilevanza costituzionale sia in tema di responsabilità personale che di determinatezza delle fattispecie che di garanzia del diritto alla prova; individuare strumenti per la scoperta precoce e la reazione, anche a livello di Intelligence, rispetto ad azioni destabilizzanti sul piano politico o dei mercati finanziari; individuare le problematiche che emergono in relazione alla scoperta e punizione dei reati, come sopra specificati, in particolare per l’utilizzazione a fini di prova delle informazioni concernenti l’uso di IA; confrontarsi con la comunità scientifica e con il general public sui risultati raggiunti e sulle prospettive di ricerca; formare gli operatori su temi specifici attinenti ai profili di ricerca.
Interlocutori primari sono i regolatori dei diversi campi (autorità pubbliche ed organizzazioni private che nel settore accumulano esperienze dirette, attraverso ricerche e azioni concrete).
Al fine di svolgere le attività sopra indicate, la Fondazione ha in essere convenzioni con l’Assemblea Parlamentare del Mediterraneo PAM, con la Scuola di Perfezionamento delle Forze di Polizia, dove svolge ogni anno un corso di quattro giorni sull’Intelligenza Artificiale e la giurisdizione; con la Scuola Superiore della Magistratura, che prevede che si tengano annualmente corsi “Vittorio Occorsio”, dedicati allo studio dei riflessi della IA sui reati e sulle metodologie di indagine; con il Nucleo Operativo Ecologico dei Carabinieri, sul fronte delle applicazioni dell’IA in materia ambientale.
Centrale è il ruolo delle Università, sia perché in essa e attraverso essa potranno raccogliersi i più avanzati contributi scientifici e di ricerca applicata, anche interdisciplinare, sia perché obiettivo del progetto è anche la formazione del personale che opera nella prevenzione dei reati e nella giustizia.
La Fondazione svolge un’attività di think tank sui temi legati all’Intelligenza Artificiale, e ai problemi giuridici, culturali, etici e comportamentali che essa pone. Tale attività è svolta, sulla base di un apposito progetto di studio e ricerca applicata, a valle di un Memorandum of Understanding sottoscritto il 14 aprile 2021 tra l’Agenzia ONU-UNODC e FVO. Il progetto prevede di istituire più tavoli permanenti per individuare e approfondire:
Nell’ambito di queste tematiche, la Fondazione si occupa, in collaborazione con enti nazionali e sovranazionali, di: innovare gli strumenti di utilizzo dell’AI per il contrasto dei crimini; individuare ed analizzare le fonti di regolazione sovranazionale e quelle delle nazioni più avanzate nel settore sopra menzionato; individuare le direttrici di ricerca di base e di ricerca applicata maggiormente coerenti con gli obiettivi del progetto; valutare la adeguatezza degli strumenti in sede penale e civile e le necessarie modifiche; individuare i profili di rilevanza costituzionale sia in tema di responsabilità personale che di determinatezza delle fattispecie che di garanzia del diritto alla prova; individuare strumenti per la scoperta precoce e la reazione, anche a livello di Intelligence, rispetto ad azioni destabilizzanti sul piano politico o dei mercati finanziari; individuare le problematiche che emergono in relazione alla scoperta e punizione dei reati, come sopra specificati, in particolare per l’utilizzazione a fini di prova delle informazioni concernenti l’uso di IA; confrontarsi con la comunità scientifica e con il general public sui risultati raggiunti e sulle prospettive di ricerca; formare gli operatori su temi specifici attinenti ai profili di ricerca.
Interlocutori primari sono i regolatori dei diversi campi (autorità pubbliche ed organizzazioni private che nel settore accumulano esperienze dirette, attraverso ricerche e azioni concrete).
Al fine di svolgere le attività sopra indicate, la Fondazione ha in essere convenzioni con l’Assemblea Parlamentare del Mediterraneo PAM, con la Scuola di Perfezionamento delle Forze di Polizia, dove svolge ogni anno un corso di quattro giorni sull’Intelligenza Artificiale e la giurisdizione; con la Scuola Superiore della Magistratura, che prevede che si tengano annualmente corsi “Vittorio Occorsio”, dedicati allo studio dei riflessi della IA sui reati e sulle metodologie di indagine; con il Nucleo Operativo Ecologico dei Carabinieri, sul fronte delle applicazioni dell’IA in materia ambientale.
Centrale è il ruolo delle Università, sia perché in essa e attraverso essa potranno raccogliersi i più avanzati contributi scientifici e di ricerca applicata, anche interdisciplinare, sia perché obiettivo del progetto è anche la formazione del personale che opera nella prevenzione dei reati e nella giustizia.
Intelligenza Artificiale e Indagini |
L’attività progettuale, per ciascun anno (2023-2025), prevede due tipologie: ricerca e formazione.
L’attività di ricerca coinvolge ogni anno circa 20 persone.
Il reperimento dei ricercatori si svolge tramite il finanziamento di assegni di ricerca insieme a Università e altri istituti di ricerca e formazione e di borse di studio.
I ricercatori della Fondazione svolgono il lavoro di ricerca sulle tematiche sopra indicate, anche in collaborazione con i vari partner della Fondazione (Agenzie di sicurezza, Agenzia Nazionale per la Cybersicurezza, istituzioni, aziende private, Forze dell’Ordine, ecc.), e presentano i propri risultati in pubblicazioni e nell’organizzazione e svolgimento di attività scientifico-culturali sui temi in oggetto (convegni, workshop, seminari, podcast, interventi di vario genere).
L’attività di formazione coinvolge circa 40 persone come corpo docente e come destinatari circa 500 persone.
La formazione si svolge ogni anno, anche in corsi “Vittorio Occorsio” appositamente istituiti, ed è diretta ad appartenenti alla Magistratura, alle forze dell’Ordine, alle istituzioni, nell’ambito delle convenzioni in essere con: UNODC, PAM, Scuola Superiore della Magistratura, Scuola Superiore Interforze di Polizia (Ministero dell’Interno), Nucleo Operativo Ecologico dei Carabinieri.
Il progetto prevede anche il finanziamento di giovani studiosi, tramite borse di studio che hanno la possibilità di effettuare uno stage remunerato nella Fondazione per lo svolgimento delle attività di ricerca e formazione. A tal fine, la Fondazione ogni anno bandisce una apposita procedura per selezionare le migliori tesi di laurea o di dottorato cui assegnare come premio lo svolgimento del predetto stage remunerato. Una o più borse di studio saranno destinate a giovani studiosi provenienti dalle Università e dai centri di ricerca della Regione Sardegna.
Il progetto prevede inoltre la preparazione e diffusione di pubblicazioni sui vari argomenti trattati nella ricerca e su quelli oggetto dell’attività formativa.
L’attività progettuale, per ciascun anno (2023-2025), prevede due tipologie: ricerca e formazione.
L’attività di ricerca coinvolge ogni anno circa 20 persone.
Il reperimento dei ricercatori si svolge tramite il finanziamento di assegni di ricerca insieme a Università e altri istituti di ricerca e formazione e di borse di studio.
I ricercatori della Fondazione svolgono il lavoro di ricerca sulle tematiche sopra indicate, anche in collaborazione con i vari partner della Fondazione (Agenzie di sicurezza, Agenzia Nazionale per la Cybersicurezza, istituzioni, aziende private, Forze dell’Ordine, ecc.), e presentano i propri risultati in pubblicazioni e nell’organizzazione e svolgimento di attività scientifico-culturali sui temi in oggetto (convegni, workshop, seminari, podcast, interventi di vario genere).
L’attività di formazione coinvolge circa 40 persone come corpo docente e come destinatari circa 500 persone.
La formazione si svolge ogni anno, anche in corsi “Vittorio Occorsio” appositamente istituiti, ed è diretta ad appartenenti alla Magistratura, alle forze dell’Ordine, alle istituzioni, nell’ambito delle convenzioni in essere con: UNODC, PAM, Scuola Superiore della Magistratura, Scuola Superiore Interforze di Polizia (Ministero dell’Interno), Nucleo Operativo Ecologico dei Carabinieri.
Il progetto prevede anche il finanziamento di giovani studiosi, tramite borse di studio che hanno la possibilità di effettuare uno stage remunerato nella Fondazione per lo svolgimento delle attività di ricerca e formazione. A tal fine, la Fondazione ogni anno bandisce una apposita procedura per selezionare le migliori tesi di laurea o di dottorato cui assegnare come premio lo svolgimento del predetto stage remunerato. Una o più borse di studio saranno destinate a giovani studiosi provenienti dalle Università e dai centri di ricerca della Regione Sardegna.
Il progetto prevede inoltre la preparazione e diffusione di pubblicazioni sui vari argomenti trattati nella ricerca e su quelli oggetto dell’attività formativa.
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